C’è una linea sottile che separa i comportamenti correttivi dei genitori dal bullismo nei confronti dei figli.
Certe volte gli adulti si trovano in condizioni di debolezza - per ragioni finanziarie, professionali o interpersonali - che li portano a utilizzare la loro autorità in modo eccessivo e, dunque, distorto.
Ronit Baras, educatrice, life coach ed esperta di tematiche familiari, (www.ronitbaras.com), riporta come qualche volta la disciplina venga usata in modo distorto dagli adulti per far fare, ai ragazzi, quello che vuole l’adulto stesso.
Il campionario dei comportamenti “no”
L’elenco delle modalità educative non adeguate si svolge su due livelli : fisico ed emozionale.
Al primo appartengono tutti quei comportamenti violenti come picchiare, costringere con la forza, usare punizioni corporali. Il secondo livello abbraccia tutta l’area psicologica sociale “Sono un esempio tutti quegli atteggiamenti aggressivi e passivo-aggressivi che tendono a generare sottomissione e paura: minacciare, insultare, urlare, umiliare specialmente in pubblico, fare commenti sarcastici o negativi sulle capacità, le qualità e gli interessi dei figli, ma anche criticare, ignorare e trascurare” (Ronit Baras).
Alcune volte, però, i genitori non si accorgono di “bullizzare”, in quanto i comportamenti usati rientrano in quelli considerati come dinamiche relazionali come per esempio: “Quante volte ti devo dire…”, “Hai finito di…” o “Ne ho abbastanza di…” che mettono il bambini in una condizione di subordinazione.
Come nasce il bullismo domestico
Generalmente, la maggior parte dei genitori che “bullizza” i propri figli sta replicando un copione appreso in famiglia. Oppure, magari, essendo essi stessi vittime di qualcun altro, lo sminuire i propri figli, anche se inconsciamente, li aiuta a riguadagnare potere. I bulli, in quest’ultimo caso, possono essere un partner, un familiare, un collega o il capo.
Anche i figli possono bullizzare i genitori: la miccia è sempre la debolezza e alcuni bambini “usano” i genitori per cercare di guadagnare qualche tipo di potere.
Sappiamo come I bambini sono straordinariamente abili nell’individuare i punti deboli dei genitori, riescono a premere i bottoni giusti, innescando una reazione a catena.
Le soluzioni possibili
il bullismo domestico è pericoloso: “Perché se i bambini lo introiettano come mezzo di gestione dei conflitti, è molto probabile che lo utilizzino a scuola e con gli amici”.
Il bullismo dei genitori, inoltre, impatta anche sulla salute fisica e sul benessere psicologico: “Sì, perché i bambini bullizzati hanno difficoltà nelle relazioni interpersonali, in quanto tendono a essere più sospettosi. Inoltre, si mettono in gioco di meno, perché temono il fallimento e possono arrivare ad avere comportamenti autolesionistici e di dipendenza” . Inoltre i comportamenti aggressivi possono minare la sicurezza dei bambini ed agire negativamente sulla loro autostima.
“Perdere la pazienza succede a tutti, ma il bullismo è reiterato e deliberato. Se capita una volta, non c’è di che preoccuparsi", rassicura Ronit. "Ma è determinante rendersi conto del proprio stile di comunicazione ed educativo.
Il problema si può affrontare con tecniche di gestione dello stress o, se questo non fosse sufficiente, chiedendo aiuto a uno specialista”. Il miglior antagonista del bullismo, infatti, è la fiducia nelle proprie capacità di genitore: “Stabilire le regole e i confini regala sicurezza e fa sì che i bambini siano più cooperativi e vengano meno la necessità della disciplina, delle punizioni e delle minacce”, conclude l’esperta